I costumi utilizzati per il Palio di San Martino, in quanto rievocazione storica, ricalcano l’abbigliamento comunemente diffuso attorno al XII-XIII secolo.
La Confraternita del Cervo si pone come referente storico per fornire indicazioni corrette atte a mantenere una esatta filologicità temporale.
Ecco che appare l’abbigliamento di gara, tuniche che rappresentano i colori di contrada, abiti civili di differente ceto sociale.
La Confraternita del cervo, oltre alle dame e agli artigiani, è composta da combattenti che abitualmente studiano e ripropongono il combattimento del XIII secolo, ma che nell’ambito del Palio di San Martino curano l’ordine e la tutela dei regolamenti in qualità di unico organo imparziale riconosciuto nell’ambito della manifestazione. Da alcuni anni è stato istituito un premio di stile per la contrada più meritevole per rispetto alla filologicità e per il comportamento durante il palio.